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Dimagrire nuotando: consigli per perdere peso in piscina

Da Monica

Novembre 18, 2021

Dimagrire nuotando: consigli per perdere peso in piscina

Quando ci accorgiamo dell’eccessivo peso corporeo dovuto all’accumulo di grasso, che spesso comporta una diminuzione del livello energetico ed un eccessivo affaticamento anche per banali attività, come salire le scale – capiamo che è arrivato il momento di dover far qualcosa per poter tornare al peso-forma ideale.

Il segreto per perdere peso è insito nel nostro corpo, ovvero il metabolismo: sinteticamente è la capacità del nostro corpo di “produrre” energia dal cibo, da destinare alle cellule, per supportare tutte le funzioni dell’organismo.

Quando rinunciamo, per vari motivi legati alla volontà, stress, malattie o fisicamente perché non abbiamo tempo per noi stessi, inevitabilmente il nostro metabolismo rallenterà.

La chiave è nel “riattivare” il proprio metabolismo, in modo che consumi più energia per le varie funzioni corporee, in modo da poter attingere alle riserve di “grasso” che il nostro corpo ha accumulato nel tempo.

Il nuoto: vantaggi per dimagrire

Con il nuoto si può dimagrire in aree critiche del proprio corpo, specialmente su girovita e glutei: questo perché il nuoto è un’attività completa che mette in movimento simultaneamente più gruppi muscolari, portando il corpo a chiedere molto velocemente una maggior quantità di energia e quindi a spingere sul metabolismo, accelerandolo.

Il metabolismo varia di persona in persona, come le calorie bruciate, che risentono di molti fattori come peso, alimentazione, stile di vita: solitamente nuotando lentamente in modo tranquillo per circa un’ora si perdono dalle 400 alle 700 calorie, mentre nuotando intensamente, vengono bruciate dalle 600 alle 1.000 calorie.

Il nuoto è tra gli sport più indicati per perdere peso, come :

  • Bicicletta
  • Tennis
  • Podismo
  • Arrampicata
  • Arti Marziali
  • Cross-fit
  • Zumba o attività di corpo libero ad alta intensità

Il nuoto rispetto a queste attività richiede maggior energia perché il corpo anche se fermo in galleggiamento richiede comunque l’utilizzo di molti gruppi muscolari, rispetto ad altre attività o discipline dove invece ci si può permettere tempi di recupero più “riposanti” tra una sessione ed un’altra.

Teniamo anche in considerazione il vantaggio principale che il nuoto porta al nostro organismo, ovvero l’assunzione della corretta postura: lo sviluppo muscolare è simultaneo sia degli arti superiori che inferiori e della muscolatura della schiena sono sforzati nello stesso modo simultaneamente, per cui si ha una crescita in equilibrio, che porta all’assunzione della corretta postura, rispetto invece a palestra o altre discipline che potenziano maggiormente alcuni gruppi muscolari del corpo a discapito di altri, portando un sovra-carico che scompenserà spesso l’equilibrio o la postura .

Momento ideale per nuotare

Non c’è una vera e propria fascia oraria ideale per nuotare e bruciare maggiormente il grasso in eccesso, possiamo però consigliare la mattina come il momento ideale per il risveglio metabolico.

Un trend partito negli States, quello di svegliarsi prima la mattina e fare attività fisica prima della colazione, trend che ha preso piede anche in Italia: molto spesso infatti molti giovani si svegliano all’alba per una corsa o attività fisiche varie prima di fare colazione ed entrare in ufficio.

Anche il nuoto potrebbe essere incluso nelle attività mattutine pre colazione. Evitare il nuoto serale in particolar modo se intensivo, poiché influirebbe negativamente sul sonno e quindi sul recupero fisico.

La sera meglio una cena leggera e seguire un regime alimentare che eviti zuccheri e bevande zuccherine, alcolici ed eccitanti, cioccolato e cibi fritti.

Quante volte dovrei nuotare a settimana?

Come in ogni attività fisica la costanza e ripetizione nel tempo permetteranno al metabolismo di attivarsi e accelerare la funzione di produzione di energia, piuttosto che immagazzinamento.

Nuotare con l’obiettivo di perdere peso, richiederà una maggior frequenza settimanale con un ritmo crescente d’intensità. Per cui iniziare con almeno 3 giorni a settimana sarebbe la frequenza consigliata, con allenamenti che variano da almeno 5 minuti di riscaldamento, seguito da 20 ai 30 minuti di nuoto e successivo stretching: questo inizialmente, per poi aumentare il tempo a piacimento, anche in base ai propri impegni quotidiani.

Meglio fare soltanto una vasca per 20-30 minuti, fatta bene lentamente con la tecnica giusta, che poi col tempo e l’allenamento andrete via via ad aumentare, piuttosto che fare più vasche freneticamente e con troppo sforzo fisico, se s’inizia fin da subito ad intensità elevate, si rischia veramente che l’eccessivo indolenzimento e dolore muscolare, provocato dall’acido lattico farà scoraggiare o ridurre la frequenza.

Non è fondamentale la quantità di vasche che si fa quanto la costanza nell’allenamento, ricordatevi sempre che l’obiettivo è accelerare il metabolismo.

Stili di nuoto consigliato per dimagrire

Non ci sono veri e propri mantra da seguire per perdere peso attraverso il nuoto, ovvero non ci sono stili specifici che scientificamente dimostrino una maggior efficacia rispetto ad altri. Si consiglia per tanto uno stile libero, che tendenzialmente è quello più indicato per avere una pancia piatta.

La combinazione di più stili una vasca dopo l’altra, questo perché nel nuoto indipendentemente dallo stile, utilizzeremo un po’ tutti i gruppi muscolari principali, preferire uno stile rispetto ad un altro rimane quindi idea soggettiva, funzionale solo all’umore o allenamento.

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Monica

Benvenuti a tutti sul mio blog! Mi chiamo Monica e nella vita gestisco un salone di bellezza. Oltre a svolgere il mio lavoro ordinario, mi piace condividere con voi alcuni consigli di reale utilità per aiutarvi ad acquistare i prodotti giusti su misura per le vostre esigenze.